Come costruire il proprio impianto per musica liquida?
La musica liquida ha reso più semplice la fruizione degli audiofili, ma richiede componenti specifiche per dare il meglio di sé. Scopriamo quali.
Tema importante, quando si parla di musica liquida, è la gestione dei file, che, a certi livelli, possono diventare molto impegnativi in termini di spazio occupato e dell’acquisizione dei file stessi. Una seconda questione, poi, riguarda l’impianto per la musica liquida: come si costruisce un impianto per riprodurre i file liquidi? Cerchiamo di approfondire anche questi due aspetti.
Come acquisire i file liquidi e come gestirli
L’acquisizione dei file liquidi, essenzialmente, può avvenire in due modalità. O attraverso l’acquisizione diretta dal supporto fisico oppure attraverso piattaforme che consentono di acquistare la musica liquida. In ogni caso, il risultato finale sarà un file lossy o lossless che può essere riprodotto attraverso un l’impianto per musica liquida. Vediamo nel dettaglio, per un caso e per l’altro, come avviene l’acquisizione e la gestione dei file liquidi.
L'acquisizione della musica liquida direttamente dal supporto fisico
Nel primo caso, tutto dipende dal supporto fisico dal quale si intende acquisire la musica stessa. Se si tratta di un compact disc, infatti, è sufficiente il lettore di compact disc del computer stesso. Qualora, invece, si voglia acquisire da altri supporti, come vinili o musicassette, sono necessari altre sorgenti, da collegare comunque al computer. Restando nell’ambito della musica digitale e quindi dei compact disc, è necessario un software capace di acquisire questi file. Esistono numerosi esempi, sia gratuiti che a pagamento. Probabilmente, fra quelli più utilizzati in ambito musicale vi è Foobar2000, che ha anche un efficace sistema di controllo statistico di eventuali errori. Questo ci aiuterà a capire qual è la qualità del file acquisito.
L'acquisizione della musica liquida attraverso piattaforme
Nel secondo caso, piattaforme che consentono di ascoltare musica liquida HD sono numerose. Solo a scopo esemplificativo, ma la platea è molto ampia, due piattaforme molto utilizzate sono Spotify a Deezer.
Per quanto riguarda la conservazione dei file liquidi, invece, può essere sufficiente l’hard disk del computer stesso oppure le memorie esterne, che possono essere collegate direttamente al computer oppure possono essere messi in rete così da rendere la musica liquida disponibile a qualsiasi dispositivo desiderato. Soluzioni più complete e di maggiore qualità, però, sono i server musicali. Questi dispositivi consentono di collezionare le librerie musicali nella loro memoria interna e di condividerli, tramite rete, con gli altri dispositivi. A questo punto, non resta che approfondire come si costruisce un impianto per la musica liquida.
L’impianto per la musica liquida: com’è fatto?
Gli impianti per la musica liquida potrebbero sembrare molto diversi da quelli necessari per far suonare qualsiasi altra sorgente. Al contrario, la catena di riproduzione è piuttosto simile a quella di qualsiasi altro impianto ad alta fedeltà. Per riprodurre la musica liquida ad alta definizione, infatti, a cambiare è solamente la sorgente. Se in un impianto ad alta definizione vi è di solito un lettore CD oppure un giradischi, nell’impianto di musica liquida vi sarà un computer oppure un server musicale.
L’impianto per musica liquida con computer
Nel caso del computer, non servono componenti hardware particolari. L’unica attenzione riguarderà la scelta di un computer sufficientemente silenzioso, per non arrecare disturbo durante l’ascolto. L’attenzione, pertanto, dovrà essere riposta nella selezione dei sistemi di raffreddamento e del case del computer stesso, che non dovrà trasmettere vibrazioni. Per il resto, invece, è sufficiente un software in grado di leggere i file: un esempio molto valido, ancora una volta è Foobar2000. Questo software, peraltro gratuito, è in grado di leggere praticamente qualsiasi file di musica liquida, sia codificato lossy che lossless.
Il segnale audio che uscirà dal personal computer, tuttavia, non sarà di qualità sufficientemente elevata. Per questo, prima di raggiungere il preamplificatore e l’amplificatore stesso, dovrà essere installato un DAC. Come già abbiamo scritto nell’apposito articolo sul DAC Audio, questo si occupa della conversione del segnale da digitale ad analogico e può concretamente migliorare la qualità dell’audio tenendo presente che i DAC installati nei computer sono di qualità inferiore a quelli esterni. Volendo, dopo il DAC e prima del preamplificatore è anche possibile inserire un apposito processore che analizza, in tempo reale, il segnale. Questo dispositivo prende il nome di Digital Signal Processing (DSP) e alleggerisce il compito del processore del computer.
L’impianto per musica liquida senza computer
La seconda opzione di cui abbiamo parlato, cioè l’impianto audio per musica senza computer, prevede l’utilizzo di un un lettore musicale di rete. Questo, oltre a potersi occupare del campionamento delle tracce, è incaricato della riproduzione delle tracce audio in alta qualità. Questi strumenti, oltre alla musica liquida, hanno anche la possibilità di connettersi ai fonti streaming, web radio o ad altri dispositivi di stoccaggio dei file musicali. Il vantaggio oggettivo di un riproduttore musicale di rete, oltre alla sua flessibilità di impiego, risiede nel fatto di non dover avviare una macchina con ben altre potenzialità (e consumi) per la sola riproduzione musicale.
A seguire, la costruzione dell’impianto audio è identica a tutti gli altri impianti. A tal proposito, abbiamo già scritto un apposito articolo su come costruire un impianto HiFi. Per qualsiasi informazione, comunque, non esitate a scriverci e per ricevere tutte le informazioni di cui avrete bisogno.
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