Subwoofer attivo e subwoofer passivo: differenze e utilità?

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Negli ultimi anni, i subwoofer attivi sono diventati sempre più diffusi. Scopriamo in che cosa differiscono da quelli passivi.

Il subwoofer, come sanno anche coloro i quali sono meno addentrati nel settore dell’alta fedeltà, è un diffusore dotato di uno o più altoparlanti, che consentono di dare quel caratteristico “pugno” di frequenze basse durante l’ascolto. Ciò su cui ci andremo a concentrare oggi è la differenza fra subwoofer attivo e subwoofer passivo. Che cosa sono, in cosa differiscono e quando si usa ciascuno di essi? Prima, però, soffermiamoci su che cos’è un subwoofer.

Che cos’è il subwoofer: il diffusore per le frequenze basse

Prima di entrare nel merito delle differenze fra subwoofer attivi e subwoofer passivi, infatti, può essere utile chiarire che cos’è un subwoofer. Questo particolare diffusore acustico è un elemento dell’impianto Hi-Fi dedicato esclusivamente alla riproduzione delle basse frequenze.

L’evoluzione delle sorgenti Hi-Fi, infatti, ha consentito di arricchire il suono con frequenze più basse, rendendo così possibile riprodurre un suono più “pieno” di quello fino ad allora proposto. Ecco allora l’introduzione del woofer, capace di riprodurre un campo di frequenza da 20 Hz e fino a 150 - 200 Hz. Essenzialmente, un woofer è un’apparecchiatura composta da un mobile di dimensioni più o meno generose, al cui interno trovano posto uno o più altoparlanti e la relativa elettronica per il funzionamento.

Inizialmente, questa particolare tipologia di diffusori, introdotti intorno alla metà degli anni Sessanta, avevano lo scopo di rendere più coinvolgenti gli spettacoli cinematografici. L’evoluzione dell’alta fedeltà, via via, ha tuttavia portato alla diffusione del subwoofer anche in ambito domestico.

I subwoofer, come qualsiasi altro tipo di diffusore, possono suddividersi in due categorie: i subwoofer passivi, che necessitano di un’amplificazione esterna,e i subwoofer attivi, che invece sono dotati di amplificazione interna. Andiamo a scoprire a che cosa servono.

I subwoofer passivi: cosa sono e quando si adoperano

I subwoofer passivi sono dei normali diffusori che necessariamente devono essere collegati ad un amplificatore sufficientemente potente. L’unico circuito di cui essi sono dotati è il crossover, ossia il filtro che permette solamente a certe frequenze - quelle utili per il subwoofer - di arrivare al diffusore.

L’amplificatore, invece, si occupa di trasmettere l’energia necessaria a muovere il cono del woofer. Questa tipologia di subwoofer è quella più “antica”, nonché la più diffusa: tipicamente, infatti, i subwoofer passivi vengono inseriti nelle catene audio per fornire il giusto apporto di frequenze basse al suono.

Ovviamente, questo genere di diffusori presentano alcuni svantaggi. In primo luogo, la necessità di collegare il woofer a un amplificatore. Il che comporta anche la necessità di utilizzare cavi di potenza che, in alcuni casi, possono essere antiestetici. Inoltre, questi possono captare disturbi che peggiorano la qualità del segnale audio.

Subwoofer attivi: i sub capaci di funzionare da soli

I subwoofer attivi, al contrario di quelli passivi, sono diffusori dotati di un amplificatore interno. Questo significa che essi possono funzionare in autonomia, senza la necessità di un amplificatore esterno che trasmetta l’energia necessaria a muovere il cono.

Questo tipo di subwoofer sono spesso dotati di pannelli di controllo, che consentono di regolare diversi parametri. In qualche caso, essi sono anche dotati di un microfono integrato, che permette al sistema di ottimizzare al massimo le performance in funzione dell’ambiente circostante.

La possibilità di non collegarli direttamente all’amplificatore, rende questo tipo di woofer molto flessibili, pur mantenendo l’alta fedeltà del suono. Spesso, questo genere di woofer sono impiegati anche nei sistemi di Home Theater. Questo non deve tuttavia far pensare a una qualità minore: i diffusori attivi, così come i subwoofer attivi, hanno fatto passi da gigante rispetto al passato. Un esempio? Rel Acoustics, da oltre venticinque anni produce subwoofer attivi di altissima qualità: uno su tutti, è il Rel Acoustics No. 25, fra i più apprezzati diffusori attivi attualmente sul mercato.

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